Decreto Legge 119/2018 (collegato alla legge di bilancio 2019) e Legge di Bilancio 145/2018 :
le principali novità
Decreto fiscale 2019, il testo definitivo della legge di conversione al DL n. 119/2018 del 23 ottobre 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2018 Serie Generale n. 247 Convertito con la Legge 136/2018 del 17 dicembre 2018 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 18 dicembre 2018 serie Generale n 293.
Legge di Bilancio 2019 Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2018 nella Serie Generale 302 - Supplemento ordinario 62.
Il Decreto fiscale e la Legge di Bilancio dopo le loro pubblicazioni in Gazzetta Ufficiale ci hanno portato diverse novità fiscali, come sempre poco comprensibili.
Cerchiamo quindi di capire meglio quali sono le novità fiscali che piu' da vicino ci riguardano.
REDDITO DI CITTADINANZA
E' un sussidio (aiuto) economico, cioè in denaro per tutti i residenti in Italia che abbiano o meno un lavoro, il cui reddito sia inferiore alla soglia minima di povertà definita dall'ISTAT cioè più basso di 780,00 euro.
Per usufruire di tale aiuto economico, la condizione necessaria sarà quella di accettare un offerta di lavoro proposta dal Centro per l'impiego.
Il mancato rifiuto comporta la perdita del sussidio economico di cittadinanza.
FLAT TAX
Corrisponde all'attuale Regime fiscale forfettario, al quale è stato aumentato il Reddito Imponibile per accedervi, e per tanto tutti i possessori di P. IVA che hanno avuto Ricavi inferiori a 65.000,00 euro, (rapportati ad anno) al 31/12/2018 possono accedere o entrare in tale regime fiscale, che prevede una Imposta Irpef sostitutiva del 15%.
Chi possiede redditi superiori, nel 2019 deve applicare un regime fiscale ordinario, con tassazione a scaglioni di reddito.
Dal 2020 sarà prevista una Imposta IRPEF sostitutiva del 20% per i redditi compresi tra i 65.000,00 ed i 100.000,00 euro.
Cedolare secca sugli immobili commerciali
Per i contratti di locazione, stipulati nel 2019, relativi a locali commerciali, rientranti nella categoria catastale C/1 (fino a 600 mq di superficie, escluse le pertinenze) è possibile optare per l’applicazione della cedolare secca (aliquota 21%)
Detrazioni recupero edilizio, risparmio energetico e acquisto mobili ed elettrodomestici
Anche per il 2019, vengono confermate le detrazioni fiscali relative alle spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica (a seconda dei casi, 50%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%), di recupero edilizio (50%) e per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (50%)
BONUS VERDE
La detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute per la sistemazione di giardini e terrazzi (c.d. “bonus verde”) nel limite massimo di 5mila euro, per gli interventi di sistemazione a verde) si applica anche nel 2019
PACE FISCALE
Definizione agevolata debiti contribuenti in difficoltà economica è una nuova misura, di Governo , per la regolarizzazione delle pendenze tributarie con l’Agenzia delle Entrate Riscossione e prevede una serie di sconti per i piccoli contribuenti in difficoltà con il pagamento delle tasse e delle cartelle esattoriali. Per tutti, è previsto lo stralcio di cartelle fino a 1.000 euro alla data del 31/12/2018.
Coloro che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica (Isee del nucleo familiare non superiore a 20mila euro) possono estinguere i debiti tributari, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 e derivanti dall’omesso versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di controllo automatico delle dichiarazioni stesse, nonché dall’omesso versamento dei contributi.
Per la definizione, è previsto il pagamento (in unica soluzione o in più rate) del capitale e degli interessi in misura percentuale (16, 20 e 35%, a seconda dell’Isee) e delle somme spettanti all’agente della riscossione a titolo di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella.
Non si pagano, quindi, le sanzioni e gli interessi di mora ovvero, in caso di contributi previdenziali, le somme aggiuntive
PENSIONI: LE QUOTE
QUOTA 41 - E' un conteggio pensionistico a sistema misto, riservato ai cosi detti LAVORATORI PRECOCI ossia coloro che prima dei 19 anni di età abbiano lavorato almeno per 12 mesi anche non continuativi (appartenenti alle categorie previste dalla L 232/2016 anno 199), e che alla data del 31/12/1995 abbiano raggiunto una contribuzione di 40 anni.
Finestra di 3 mesi fra la maturazione del requisito e la decorrenza della pensione.
QUOTA 100 - E' il nuovo conteggio pensionistico che prevede il raggiungimento della quota 100 rappresentata da 65 anni di età + 35 di contributi, consentendo quindi una uscita anticipata a 65 anni di età, rispetto a quella prevista dalla precedente legge Fornero che richiedeva 67 anni.
Per chi nel 2018 ha già maturato 62 anni + 38 di contributi potrà andare in pensione dal 1/4/2019 se dipendente privato, se pubblico ad agosto 2019.
Per chi matura i requisiti nel 2019, deve aspettare di norma 3 mesi per il settore privato e 6 mesi per il settore pubblico.
Durante i mesi delle cosi dette "Finestre" si puo' continuare a lavorare; le dimissioni decorreranno dal momento in cui il lavoratore inizia a percepire la pensione (data di decorrenza)
Per i dipendenti della scuola la data di decorrenza è sempre fissata al 1 settembre/inizio anno scolastico, quindi la domanda di pensione va presentata entro il 28 febbraio 2019.
I lavoratori che decidono di andare in pensione con la quota 100, dal momento in cui maturano il diritto aspettano tre o sei mesi, a seconda che siano dipendenti del privato o del settore pubblico;
PENSIONE DI VECCHIAIA - Per il 2019 prevede una età anagrafica di 67 anni e 20 anni di contributi, non prevede finestre, e decorre dal momento di maturazione del diritto alla pensione.
OPZIONE DONNA - Le lavoratrici che al 31/12/2018 hanno raggiunto 58 anni di età(lav dip.) o 59 anni di età (lav.aut) + 35 anni di contributi possono richiedere la pensione con 12 mesi di finestre per le dipendenti e 18 mesi di finestre per le autonome.
PENSIONE ANTICIPATA - Da gennaio 2019 sono richiesti, indipendentemente dall'età anagrafica per UOMINI - 42 anni e 10 mesi di contribuzione
per DONNE - 41 anni e 10 mesi di contribuzione
Per entrambi è prevista una finestra di 3 mesi, quindi chi ha maturato il diritto al 1/1/2019 andrà in pensione dal 1/4/2019.